Nonostante l'enfasi e l'entusiasmo con cui Mark Shuttleworth ha presentato Windicators, cominciano a circolare le prime perplessità sull'opportunità di certe scelte di sviluppo.
Martin Graesslin, in un lungo post sul proprio blog, annota alcuni limiti nello spostamento della decorazione delle finestre sul lato client, come i Windicators promettono di fare.
La cosa, dice Graesslin, è tecnicamente possibile sviluppando un protocollo comune o appoggiandosi a D-Bus, tuttavia la scelta presenterebbe alcuni svantaggi:
Una decorazione lato client, infine, costringerebbe a riscrivere tutte le applicazioni e potrebbe scardinare ogni coerenza raggiunta sui desktop liberi, perchè ognuno potrebbe pensare di implementare una propria soluzione per la gestione delle finestre.
Se Graesslin avesse ragione, la proverbiale ergonomia di Gnome salterebbe all'improvviso.
Tuttavia, i limiti paventati dallo sviluppatore, potrebbero rivelarsi un buon investimento su netbook e tablet, dove le ridotte dimensioni del display favoriscono un approccio a schermo pieno e certe funzionalità avanzate di gestione delle finestre sarebbero, in fondo, una inutile complicazione.
I Windicators, quindi, potrebbero porre le basi, nell'immediato futuro, per una vera e propria shell dedicata su cui scrivere applicazioni specifiche per dispositivi mobili, piuttosto che influenzare lo sviluppo intrapreso da Gnome 3.
Martin Graesslin, in un lungo post sul proprio blog, annota alcuni limiti nello spostamento della decorazione delle finestre sul lato client, come i Windicators promettono di fare.
La cosa, dice Graesslin, è tecnicamente possibile sviluppando un protocollo comune o appoggiandosi a D-Bus, tuttavia la scelta presenterebbe alcuni svantaggi:
- perdita di coerenza nel comportamento delle applicazioni;
- l'impossibilità di implementare, almeno in kwin, una finestra di tabulazione;
- salterebbero le regole che governano le finestre, con applicazioni che potrebbero mostrare il pulsante di chiusura, pur non prevedendo tale funzionalità;
- perdita di bordi e linguette per il ridimensionamento;
- Non sarebbe affatto semplificata la gestione dei temi;
- Sempre riferendosi a Kwin, il gestore delle decorazioni non riuscirebbe a gestire le ombreggiature come parte del tema;
Una decorazione lato client, infine, costringerebbe a riscrivere tutte le applicazioni e potrebbe scardinare ogni coerenza raggiunta sui desktop liberi, perchè ognuno potrebbe pensare di implementare una propria soluzione per la gestione delle finestre.
Il punto della situazione
Mi viene da pensare che Shuttleworth non voglia, effettivamente, affrontare questa rivoluzione sul desktop nel breve periodo.Se Graesslin avesse ragione, la proverbiale ergonomia di Gnome salterebbe all'improvviso.
Tuttavia, i limiti paventati dallo sviluppatore, potrebbero rivelarsi un buon investimento su netbook e tablet, dove le ridotte dimensioni del display favoriscono un approccio a schermo pieno e certe funzionalità avanzate di gestione delle finestre sarebbero, in fondo, una inutile complicazione.
I Windicators, quindi, potrebbero porre le basi, nell'immediato futuro, per una vera e propria shell dedicata su cui scrivere applicazioni specifiche per dispositivi mobili, piuttosto che influenzare lo sviluppo intrapreso da Gnome 3.
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