domenica 9 maggio 2010

MacPorts: al Mac piace open source




Come recita anche la pagina ufficiale, MacPorts è: un progetto della comunità open source che consente nel modo più semplice possibile di compilare, installare e mantenere aggiornato tutto il software libero disponibile per MAC OS X.
Installare MacPorts, é semplicissmo a patto di avere già sul proprio sistema XCode Developer Tools, scaricabile gratuitamente, previa registrazione, presso l'Apple Developer Center e X11, che potete recuparare anche nei dischi di installazione di Snow Leopard.
Esiste già un pacchetto autoinstallante ma, se il terminale non ci spaventa (o semplicemente amiamo complicare le cose facili), possiamo cimentarci nella compilazione dei sorgenti, che vengono rilasciati sotto licenza BSD.
Macports non intacca minimamente la coerenza del sistema operativo, perchè si installerà nella cartella /opt/local che, nella migliore tradizione Unix, é riservata ad applicazioni e librerie di terze parti o a gestire più versioni delle stesse.
Questa estrema pulizia evita ogni eventuale conflitto, perchè le applicazioni gireranno in una root propria, come un sottosistema indipendente.
Quando tutto è pronto basterà digitare nella console:
$ sudo port install < nome pacchetto >
e, ammesso che la connessione alla rete sia attiva, l'utility provvederà a scaricare e compilare il pacchetto con tutte le sue dipendenze.
Se pensate che il terminale abbia poco stile su un Mac, esiste una GUI, Porticus, che ci permette di gestire tutto quanto tramite una interfaccia integrata con il sistema.

MacPorts ospita quasi 7000 pacchetti, distribuiti in 92 diverse categorie e permette di installare sul proprio sistema dalla più piccola utility a riga di comando fino ad ambienti desktop alternativi, come Gnome o KDE.

Mettiamolo alla prova

Per farci un'idea di cosa voglia dire compilare una applicazione con MacPorts, abbiamo provato ad installare QT 4.6.2 per Mac OS X con supporto nativo ad Aqua.

La compilazione ha richiesto un tempo piuttosto alto, circa 4 ore, nelle quali sentirete il vostro Mac scaldare come un tostapane mentre l'utility continuerà a scaricare e buildare un numero elevatissimo di dipendenze, praticamente librerie e utility comunemente integrate in una distribuzione GNU.
Al termine della procedura, gli strumenti e le demo di QT4, sono raggiungibili nella solita cartella Applicazioni, perfettamente integrate col resto del sistema operativo.
Per installare KDE4 o qualcuna delle sue applicazioni più popolari e apprezzate, il passo diventa davvero molto breve.

1 commento:

  1. Una strizzata d'occhio all' open source ma anche una strizzata di palle.
    http://blogs.fsfe.org/hugo/2010/04/open-letter-to-steve-jobs/

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