La passeggiata per un centro commerciale, si sa, é ricca di insidie per l'uomo moderno.
Uno entra per sbirciare iPad, guardare le signorine in preda allo shopping compulsivo, fare lo slalom fra decine di capanni che offrono i loro prodotti alle condizioni più vantaggiose di sempre (e con tante hostess convincenti anzichenò) e succede che ne esce con un telefono nuovo, che no, non è iPhone, nè qualche blasonato Nokia e nemmeno Samsumg o LG, tanto per dire.
Girovagando, in effetti, mi sono imbattuto in un modello di Acer: beTouch e110, dal design che non dispiace, con Android, seppure nella versione 1.5, leggero e compatto.
Touchscreen, persino, ma resistivo.
Solo lo schermo però, perchè in effetti, nell'imminenza del mio genetliaco e, in preda all'euforia, non resistivo io e mi abbandonavo all'acquisto dissennato dell'aggeggino, dopo essermi concesso anche il lusso di scartare un Nokia N97 mini, reattivo quanto un bradipo col mal di schiena.
Fuori dalla scatola, prima ancora d'avviarlo ci accorgiamo che il telefono è leggero sul serio, con la batteria inserita supera appena i 100 grammi ed è anche piacevole da maneggiare.
Il primo boot è lentissimo (anche quelli successivi, però) e ci chiede di calibrare lo schermo.
La risoluzione del display, 320x240, non è entusiasmante e mi ricorda un vecchio Dell Axim con Windows Pocket PC 2002, che tengo nel cassetto, ma diamine è il mio primo Android!
Con le dita comincio a navigare fra menù, applicazioni e desktop secondo un concetto ormai familiare.
La reattività è davvero buona e la precisione del tocco soddisfacente, anche se occorre comunque farci la mano, per via di alcuni menù non proprio felici, una tastiera querty (a schermo) un po' piccola e una semiquerty che sarebbe più facile scrivere in esperanto, con un T9 insistente come gli ambulanti alla porta quando non avete voglia di comprare niente.
I softkey sensibili al tocco sotto il display sono, poi, un vero autogol, niente retroilluminazione e poco precisi.
Configuriamo la posta e i parametri per navigare in internet è affare di pochi minuti.
Non c'è il wi-fi, ma in compenso possiamo appoggiarci alle reti HSDPA e 3G, se c'è copertura.
Il browser, con un buon segnale è molto rapido.
Le pagine sono visualizzate nelle dimensioni reali e abbiamo la possibilità navigarle in lungo e largo, ridimensionarle o selezionarne una porzione su cui puntare la nostra attenzione.
Il resto del software in dotazione prevede un lettore video e uno musicale, un visualizzatore di foto, l'immancabile applicazione per collegarsi a Facebook, quella per Twitter, un registratore di suoni e una bella calcolatrice.
Manca Android Market ed è il limite più marcato di questo cellulare.
Non è possibile espanderlo con le applicazioni dell'appstore, anche se siamo riusciti ad installare diversi pacchetti per Android reperibili in rete.
Non funziona tutto e si va un po' per tentativi, ma esistono buone probabilità di trovare qualche bella utility che possa fare al caso nostro.
Pur ritenendo soddisfacente il browser di default, abbiamo installato anche Opera mini 5, come alternativa, con ottimi risultati prestazionali nella risoluzione delle pagine, anche in presenza di segnali GPRS o Edge.
In compenso possiamo installare applicazioni java e personalizzare i diversi desktop con comodi widget per avere rapido accesso alle funzioni più comuni.
Il filesystem è navigabile e, la capacità di archiviazione del telefono, si espande facilmente con una microSD.
In dotazione ne viene data una da 2GB.
Radio e GPS sono integrati, anche se all'aperto leggere le informazioni sul display è impresa quasi impossibile.
La fotocamera è da 3 MegaPixel, ma c'è bisogno di tantissima luce per ottenere qualche buono scatto, mentre la risoluzione massima dei video arriva a 352x288 (qualità VideoCD) con codifica h.263 o mpeg-4.
Guardalo su Youtube
C'è il bluetooth ed il telefono si collega al PC anche via USB, con l'utente che può scegliere, di volta, in volta, se usarlo come memoria di massa, modem o in modalità sincronizzazione, la nota dolente viene dagli aggiornamenti che ci vengono notificati e che possono essere installati tramite un software di Acer che gira solo su Windows, da XP in poi.
La compatibilità con Kubuntu, nel nostro caso specifico è apparsa incerta, nessun problema quando il cellulare è in modalità disco, mentre via bluetooth siamo riusciti ad inviare files dal dispositivo al PC, ma non viceversa.
I dispositivi, in effetti, si sentono, si accordano al pairing, ma il trasferimento non sembra per niente affidabile.
Per ultima l'autonomia, che supera tranquillamente una giornata d'uso fra internet, posta e telefono vero e proprio, anche grazie alla batteria da 1500 mAh.
Il giudizio finale, considerato anche il prezzo di 179 €, è decisamente positivo.
Non è uno smartphone, nonostante possieda diverse caratteristiche evolute che contribuiscono a renderlo molto versatile, ma nemmeno un semplice cellulare.
Le limitazioni imposte dal costruttore ad Android ne ridimensionano un po' il fascino, ma bisogna dire che il sistema è molto solido, piacevole nell'uso quotidiano e soprattutto reattivo, anche rispetto a prodotti di fascia più alta.
Se siete alla ricerca di un buon cellulare e avete la curiosità di provare Android senza spendere una tombola, beTouch e110 è un ottimo punto da cui cominciare, poi, come sappiamo, l'appetito vien mangiando.
Uno entra per sbirciare iPad, guardare le signorine in preda allo shopping compulsivo, fare lo slalom fra decine di capanni che offrono i loro prodotti alle condizioni più vantaggiose di sempre (e con tante hostess convincenti anzichenò) e succede che ne esce con un telefono nuovo, che no, non è iPhone, nè qualche blasonato Nokia e nemmeno Samsumg o LG, tanto per dire.
Girovagando, in effetti, mi sono imbattuto in un modello di Acer: beTouch e110, dal design che non dispiace, con Android, seppure nella versione 1.5, leggero e compatto.
Touchscreen, persino, ma resistivo.
Solo lo schermo però, perchè in effetti, nell'imminenza del mio genetliaco e, in preda all'euforia, non resistivo io e mi abbandonavo all'acquisto dissennato dell'aggeggino, dopo essermi concesso anche il lusso di scartare un Nokia N97 mini, reattivo quanto un bradipo col mal di schiena.
Acer beTouch e110 | |
Pregi | Difetti |
Fuori dalla scatola, prima ancora d'avviarlo ci accorgiamo che il telefono è leggero sul serio, con la batteria inserita supera appena i 100 grammi ed è anche piacevole da maneggiare.
Il primo boot è lentissimo (anche quelli successivi, però) e ci chiede di calibrare lo schermo.
La risoluzione del display, 320x240, non è entusiasmante e mi ricorda un vecchio Dell Axim con Windows Pocket PC 2002, che tengo nel cassetto, ma diamine è il mio primo Android!
Con le dita comincio a navigare fra menù, applicazioni e desktop secondo un concetto ormai familiare.
La reattività è davvero buona e la precisione del tocco soddisfacente, anche se occorre comunque farci la mano, per via di alcuni menù non proprio felici, una tastiera querty (a schermo) un po' piccola e una semiquerty che sarebbe più facile scrivere in esperanto, con un T9 insistente come gli ambulanti alla porta quando non avete voglia di comprare niente.
I softkey sensibili al tocco sotto il display sono, poi, un vero autogol, niente retroilluminazione e poco precisi.
Configuriamo la posta e i parametri per navigare in internet è affare di pochi minuti.
Non c'è il wi-fi, ma in compenso possiamo appoggiarci alle reti HSDPA e 3G, se c'è copertura.
Il browser, con un buon segnale è molto rapido.
Le pagine sono visualizzate nelle dimensioni reali e abbiamo la possibilità navigarle in lungo e largo, ridimensionarle o selezionarne una porzione su cui puntare la nostra attenzione.
Il resto del software in dotazione prevede un lettore video e uno musicale, un visualizzatore di foto, l'immancabile applicazione per collegarsi a Facebook, quella per Twitter, un registratore di suoni e una bella calcolatrice.
Manca Android Market ed è il limite più marcato di questo cellulare.
Non è possibile espanderlo con le applicazioni dell'appstore, anche se siamo riusciti ad installare diversi pacchetti per Android reperibili in rete.
Non funziona tutto e si va un po' per tentativi, ma esistono buone probabilità di trovare qualche bella utility che possa fare al caso nostro.
Pur ritenendo soddisfacente il browser di default, abbiamo installato anche Opera mini 5, come alternativa, con ottimi risultati prestazionali nella risoluzione delle pagine, anche in presenza di segnali GPRS o Edge.
In compenso possiamo installare applicazioni java e personalizzare i diversi desktop con comodi widget per avere rapido accesso alle funzioni più comuni.
Il filesystem è navigabile e, la capacità di archiviazione del telefono, si espande facilmente con una microSD.
In dotazione ne viene data una da 2GB.
Radio e GPS sono integrati, anche se all'aperto leggere le informazioni sul display è impresa quasi impossibile.
La fotocamera è da 3 MegaPixel, ma c'è bisogno di tantissima luce per ottenere qualche buono scatto, mentre la risoluzione massima dei video arriva a 352x288 (qualità VideoCD) con codifica h.263 o mpeg-4.
Guardalo su Youtube
C'è il bluetooth ed il telefono si collega al PC anche via USB, con l'utente che può scegliere, di volta, in volta, se usarlo come memoria di massa, modem o in modalità sincronizzazione, la nota dolente viene dagli aggiornamenti che ci vengono notificati e che possono essere installati tramite un software di Acer che gira solo su Windows, da XP in poi.
La compatibilità con Kubuntu, nel nostro caso specifico è apparsa incerta, nessun problema quando il cellulare è in modalità disco, mentre via bluetooth siamo riusciti ad inviare files dal dispositivo al PC, ma non viceversa.
I dispositivi, in effetti, si sentono, si accordano al pairing, ma il trasferimento non sembra per niente affidabile.
Per ultima l'autonomia, che supera tranquillamente una giornata d'uso fra internet, posta e telefono vero e proprio, anche grazie alla batteria da 1500 mAh.
Il giudizio finale, considerato anche il prezzo di 179 €, è decisamente positivo.
Non è uno smartphone, nonostante possieda diverse caratteristiche evolute che contribuiscono a renderlo molto versatile, ma nemmeno un semplice cellulare.
Le limitazioni imposte dal costruttore ad Android ne ridimensionano un po' il fascino, ma bisogna dire che il sistema è molto solido, piacevole nell'uso quotidiano e soprattutto reattivo, anche rispetto a prodotti di fascia più alta.
Se siete alla ricerca di un buon cellulare e avete la curiosità di provare Android senza spendere una tombola, beTouch e110 è un ottimo punto da cui cominciare, poi, come sappiamo, l'appetito vien mangiando.
ottimo post ;)
RispondiEliminaDavvero un buon acquisto :D
Effettivamente per quel prezzo è un ottimo prodotto, pero' date le mancanze penso che faro' una finanziaria per avere tutto e dico tutto da un android, non riesco ad accontentarmi, prendero un tablet 3g 10" con tanta robbbba dentro.... che schifo!
RispondiEliminaMa qualcuno è riuscito a collegarlo a Linux e ad accedere alla memoria?
RispondiElimina@Anonimo
RispondiEliminaCollegandolo via USB è abbastanza banale.
Basta attivare il collegamento, dopo aver ricevuto la notifica sul display del cellulare, e viene riconosciuto come un disco rimovibile su cui è possibile scrivere o prelevare files.
Ciao
come faccio a mandare i file via bluetooth????
RispondiEliminaHai bisogno di 2 applicazioni: Bluetooth file transfer e Universal Androot.
RispondiEliminaLa seconda, in particolar modo, abilita i permessi di Root nel terminale e ti permette di scambiare i files tramite bluetooth anche con altri terminali non Android.
Le trovi entrambe facendo una rapida ricerca in rete.
Ciao
Usb, assolutamente non funzione niente, bluetooth idem...telefono di merda..non funziona nulla|!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
RispondiEliminavedo il disco removibile, ma quando vado per aprirlo mi dice inserire disco!!!!
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