martedì 18 gennaio 2011

Shuttleworth corteggia Qt



E' un post perfettamente Zen quello di Mark Shuttleworth.
Come uno Jedi navigato, il benevolo dittatore di Ubuntu lancia la sua campagna acquisti col tono misurato - e prolisso - che ormai conosciamo bene, il tono di colui che si è caricato sulle spalle l'onere di portare equilibrio nella forza accettando il rischio che, per uno che sbatte la porta e se ne va, qualcun'altro aspetta una sola buona ragione per varcarne la soglia.
La sfida, scrive Mark, è innanzitutto quella di trovare spazio nel canonico CD di Ubuntu per le librerie Qt, necessarie a Unity 2D.
Poi c'è la questione dell'integrazione, con l'ammissione che i due mondi non sono mai andati particolarmente d'accordo quando si sono trovati mescolati insieme.
Da qui la necessità di Dconf, che Aaron Seigo in un post d'annata non esitò a definire stupido e che oggi torna alla ribalta nelle pagine virtuali di Shuttleworth come il ponte, l'anello di congiunzione, fra GTK e Qt.
Dconf permetterebbe alle applicazioni Qt di dialogare in modo coerente con Ubuntu e con il resto delle applicazioni Gnome ed è per questo che gli sviluppatori Qt, che volessero scrivere software per la popolare distribuzione, dovrebbero tenerne conto, anzi di più: l'uomo della concordia auspica che persino le applicazioni di KDE imparino a servirsi di dconf per guadagnarsi un posto nel famoso CD di cui scrivevamo all'inizio dell'articolo.
Un suggerimento che Seigo non tarda a rispedire, in qualche modo, al mittente, ribadendo la volontà di cooperare per sviluppare applicazioni migliori in senso universale e non solo migliori per Ubuntu.
Per stemperare gli animi e non acuire i tribalismi che dividono le comunità, il post si conclude con un auspicio a metabolizzare le differenze come momento di arricchimento collettivo, il modo migliore di progredire, anche se il buon Mark non rinuncia a gettare un altro sassolino nello stagno vagheggiando un ipotetico passaggio di Gnome alle Qt.
E' una questione di leadership, ci tiene a sottolineare, e non c'è dubbio che il benevolo dittatore sappia esercitare molto bene la sua quando si tratta di indicare agli altri quale strada intraprendere.

3 commenti:

  1. ragazzi è vero, come sviluppatore posso affermare che le QT sn nettamente superiori alle GTK..

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  2. @Anonimo:
    Non credo si tratti di stabilire quale sia il toolkit migliore x sviluppare applicazioni.
    Dal mio punto di vista MS sta semplicemente promuovendo lo sviluppo di Unity tentando di coinvolgere quanti più contributori possibili adesso che non intendono essere strettamente sincronizzati ai rilasci di gnome nè legati alle Gtk in esclusiva.
    Ubuntu si sta lentamente affrancando dalle "storiche" comunità e dal concetto di distribuzione per diventare qualcosa di diverso e maggiormente originale, ma per ottenere certi risultati deve arruolare quanta più gente possibile che sia disposta a sviluppare x essa piuttosto che per una generica distribuzione come accaduto fin'ora.

    Ciao

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  3. Quoto quanto scrive Kurtz.
    La strada intrapresa da canonical è prendere la distanza da gnome, kde senza però rinunciare al meglio offerto da queste comunità!

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