Nel corso del WWDC10 Apple non ha parlato solo di iPhone 4G, ma ha presentato anche Safari 5, il suo browser Webkit, che, come sappiamo, è la tecnologia alla base di Google-Chrome e diversi altri progetti, liberi: Arora e Rekonq, per esempio.
Safari 5, dicevamo.
Il suo rilascio sarebbe passato tutto sommato in sordina se non fosse per un dettaglio che ha fatto storcere il naso a diversi esponenti del mondo Open Source e non solo.
In pratica, la demo che promuove il rilascio del software, scritta in HTML5 è fruibile solo installando Safari, un controsenso, visto che parliamo di un linguaggio che dovrebbe essere (quasi) standard e, quindi, aperto ad una platea decisamente più vasta del solo software di Cupertino.
Cristopher Blizzard, membro del CdA di Mozilla, ci è andato giù pesante, accusando Apple di appropriarsi del lavoro degli altri e di voler sottintendere che gli standard della rete siano di suo esclusivo appannaggio.
Microsoft, che non ci sta a perdere terreno, ha subito risposto con una demo comparativa, di Explorer 9 che dimostra le incredibili performance rispetto a Safari grazie, anche all'accelerazione della scheda video.
Peccato che la demo sia in Silverlight, un modo piuttosto fantasioso, per presentare uno standard.
Ad onor del vero bisogna dire, che Apple non ha usato alcun sotterfugio per blindare la sua demo.
La pagina promozionale, infatti, controlla semplicemente lo UserAgent del browser e funziona anche con una versione precedente di Safari.
Così abbiamo provato a cambiare l'identificazione di Firefox e il risultato è quello che potete apprezzare nell'immagine in basso:
La compatibilità non è totale: nelle gallerie, per esempio, mancano le transizioni, i video usano la codifica h.264 che Firefox non digerisce, ed in un caso è richiesto il supporto a CSS 3D Transform che non è supportato, ancora, dal browser di Mozilla Foundation.
Già che ci siamo, ricordiamo le novità salienti di Safari 5 che, oltre ad un supporto avanzato ad HTML5, prevedono un motore javascript migliorato, e l'apertura allo sviluppo di estensioni da parte di terzi, come succede ormai da tempo nei prodotti della concorrenza.
Safari 5, dicevamo.
Il suo rilascio sarebbe passato tutto sommato in sordina se non fosse per un dettaglio che ha fatto storcere il naso a diversi esponenti del mondo Open Source e non solo.
In pratica, la demo che promuove il rilascio del software, scritta in HTML5 è fruibile solo installando Safari, un controsenso, visto che parliamo di un linguaggio che dovrebbe essere (quasi) standard e, quindi, aperto ad una platea decisamente più vasta del solo software di Cupertino.
Cristopher Blizzard, membro del CdA di Mozilla, ci è andato giù pesante, accusando Apple di appropriarsi del lavoro degli altri e di voler sottintendere che gli standard della rete siano di suo esclusivo appannaggio.
Microsoft, che non ci sta a perdere terreno, ha subito risposto con una demo comparativa, di Explorer 9 che dimostra le incredibili performance rispetto a Safari grazie, anche all'accelerazione della scheda video.
Peccato che la demo sia in Silverlight, un modo piuttosto fantasioso, per presentare uno standard.
Ad onor del vero bisogna dire, che Apple non ha usato alcun sotterfugio per blindare la sua demo.
La pagina promozionale, infatti, controlla semplicemente lo UserAgent del browser e funziona anche con una versione precedente di Safari.
Così abbiamo provato a cambiare l'identificazione di Firefox e il risultato è quello che potete apprezzare nell'immagine in basso:
La compatibilità non è totale: nelle gallerie, per esempio, mancano le transizioni, i video usano la codifica h.264 che Firefox non digerisce, ed in un caso è richiesto il supporto a CSS 3D Transform che non è supportato, ancora, dal browser di Mozilla Foundation.
Già che ci siamo, ricordiamo le novità salienti di Safari 5 che, oltre ad un supporto avanzato ad HTML5, prevedono un motore javascript migliorato, e l'apertura allo sviluppo di estensioni da parte di terzi, come succede ormai da tempo nei prodotti della concorrenza.
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