Per un desktop appena nato, ce n'è un altro che lo svezzamento lo ha superato da un pezzo e adesso si concentra sulle rifiniture del caso e sul miglioramento dell'esperienza d'uso.
Nel suo blog, Martin Graeßlin discute di composizione e di metodi per ottimizzarne l'uso in quelle situazioni dove non è espressamente necessaria.
Attualmente, sospendere gli effetti in KDE 4 è possibile attraverso una banale combinazione di tasti - ALT+SHIFT+F12 -, oppure togliendo la spunta alle impostazioni del caso nel Centro di Controllo.
Il principio è semplicemente quello dell'ON/OFF ma, scrive Graeßlin, cosa potrebbe succedere implementando una modalità che consenta alle applicazioni di stabilire se, e quando, usare la composizione?
Non ci piove che navigando in internet con un browser, riflessi e trasparenze, suggerimenti e notifiche debbano mantenere anche il loro impatto scenografico ma, quando stiamo guardando un film o giochiamo a pieno schermo, per esempio, l'importanza di certe raffinatezze potrebbe passare in secondo piano per liberare risorse, comunque preziose, e sfruttare ogni singolo ciclo di clock nell'attività multimediale o, meglio, preservare energia nella batteria di un portatile.
Nelle officine KDE la sfida, che adesso si rinnova con l'arrivo di Gnome 3, è quella di ottimizzare e portare lo sviluppo della composizione là dove nessuno è mai giunto prima.
Graeßlin ipotizza, per il prossimo step, un modello piuttosto sofisticato di window manager che possa sfruttare le risorse a proprio vantaggio e permetta alle applicazioni di attivarle selettivamente, senza gli hack cui si è ricorso fin'ora e con modesti risultati, dovuti, nella maggior parte dei casi, agli standard obsoleti disponibili via X11.
Se tornare indietro non si può, perchè spegnere gli effetti comporterebbe - paradossalmente - un aggravio nel consumo energetico per ridisegnare gli elementi vettoriali del desktop come oggetti raster, allora si pone il problema di stabilire un metodo per servircene cum grano salis.
L'acquolina in bocca, a questo punto, è tanta ma difficilmente, ammette Martin Graeßlin, vedremo certe migliorìe in KDE SC 4.7 e gli obiettivi sono fissati per la versione 4.8, quando anche la gestione dello screensaver (e screenlocker) dovrebbe essere gestita direttamente da Kwin.
Che siate utenti o semplici curiosi, potete cominciare il conto alla rovescia.
fonte: Martin's Blog
Nel suo blog, Martin Graeßlin discute di composizione e di metodi per ottimizzarne l'uso in quelle situazioni dove non è espressamente necessaria.
Attualmente, sospendere gli effetti in KDE 4 è possibile attraverso una banale combinazione di tasti - ALT+SHIFT+F12 -, oppure togliendo la spunta alle impostazioni del caso nel Centro di Controllo.
Il principio è semplicemente quello dell'ON/OFF ma, scrive Graeßlin, cosa potrebbe succedere implementando una modalità che consenta alle applicazioni di stabilire se, e quando, usare la composizione?
Non ci piove che navigando in internet con un browser, riflessi e trasparenze, suggerimenti e notifiche debbano mantenere anche il loro impatto scenografico ma, quando stiamo guardando un film o giochiamo a pieno schermo, per esempio, l'importanza di certe raffinatezze potrebbe passare in secondo piano per liberare risorse, comunque preziose, e sfruttare ogni singolo ciclo di clock nell'attività multimediale o, meglio, preservare energia nella batteria di un portatile.
Nelle officine KDE la sfida, che adesso si rinnova con l'arrivo di Gnome 3, è quella di ottimizzare e portare lo sviluppo della composizione là dove nessuno è mai giunto prima.
Graeßlin ipotizza, per il prossimo step, un modello piuttosto sofisticato di window manager che possa sfruttare le risorse a proprio vantaggio e permetta alle applicazioni di attivarle selettivamente, senza gli hack cui si è ricorso fin'ora e con modesti risultati, dovuti, nella maggior parte dei casi, agli standard obsoleti disponibili via X11.
Se tornare indietro non si può, perchè spegnere gli effetti comporterebbe - paradossalmente - un aggravio nel consumo energetico per ridisegnare gli elementi vettoriali del desktop come oggetti raster, allora si pone il problema di stabilire un metodo per servircene cum grano salis.
L'acquolina in bocca, a questo punto, è tanta ma difficilmente, ammette Martin Graeßlin, vedremo certe migliorìe in KDE SC 4.7 e gli obiettivi sono fissati per la versione 4.8, quando anche la gestione dello screensaver (e screenlocker) dovrebbe essere gestita direttamente da Kwin.
Che siate utenti o semplici curiosi, potete cominciare il conto alla rovescia.
fonte: Martin's Blog
Nessun commento:
Posta un commento