martedì 10 agosto 2010

Canonical: nessun fork per Gnome



E' questo il succo dell'intervista di Jono Bacon, community manager di Ubuntu, a derStandard.at in occasione dell'ultimo Guadec.

«Let me make that clear:», dice Bacon, per mettere subito le cose in chiaro, «Canonical and Ubuntu have no plans to fork GNOME».

E poi prosegue a ruota libera sulla peculiare importanza del lavoro di rifinitura che Canonical opera per costruire una esperienza utente che sia sempre migliore.
Rivendica il reale contributo dell'azienda nello sviluppo del software libero, recentemente messo in dubbio, e ne sottolinea la volontà di coinvolgere le sue diverse anime anche nei progetti partoriti in house, come è già avvenuto con app indicator.
Lo scopo di una distribuzione, spiega Bacon, è integrare il miglior software libero disponibile, senza alimentare fazioni o attuare discriminazioni di sorta.

«As long as a project is free and open source and it adds value to the user experience than it should be a first class citizen. So it shouldn't matter where it's hosted, what version control system it uses, the whole purpose of a Linux distribution is to pull together the best technology»

E conclude con una breve disamina sull'importanza strategica del mercato dei netbook, dove una distribuzione funzionale ed efficiente può fruttare effettivi guadagni e costituire un'alternativa appetibile per tutti i produttori che hanno interesse al contenimento dei costi.

«It's a real market, it's where distributions make money.
For netbook manufacturers Linux is really interesting as it's all about keeping the prices low.
Therefore a free operating system that had some custom engineering and good hardware enablement is really attractive to them.»

fonte: derStandard.at

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