Da qualche giorno é disponibile per tutti Amarok 2.3 .
Se siete utenti di KDE è assai probabile che, prima o poi, vi siate imbattuti in questo Gestore di Musica, perchè chiamarlo semplicemente lettore è piuttosto riduttivo.
E' stata una delle killer-application di KDE 3.x, unanimemente lodato anche da chi sfogava l'orticaria solo a sentir parlare del Drago.
Poi, con l'avvento del nuovo desktop plasmoso, l'applicazione ha subito una riscrittura per adattarla alle novità di Qt4 e alla flessibilità di plasma, facendo storcere il naso a gran parte degli utenti, vuoi per l'interfaccia discutibile, vuoi per la perdita di alcune funzionalità fondamentali.
Difetti, in gran parte dovuti alla gioventù e che release, dopo release, tentano di essere limati per tornare ad essere in forma come nei giorni migliori.
Quest'ultimo rilascio presenta in special modo un vestito rinnovato, che abbandona i pulsanti cicciotti e sovrapposti per semplificare radicalmente il controllo dei propri brani, con un unico pulsante Play/Pause e uno per regolare il volume.
Per i nostalgici c'é sempre la possibilità di scegliere la classica interfaccia estesa.
Lo spazio centrale riservato alle statistiche del brano in esecuzione, all'indice di gradimento espresso dall'utente, ai video collegati, alla biografia dell'artista e così via è stato oggetto di migliorie soprattutto a livello di impaginazione dei contenuti.
A destra trovano posto le nostre collezioni di musica e i vari servizi per ascoltare e acquistare musica online con Magnatune o Jamendo.
Esiste, poi, un vasto database per le radio online, anche italiane, ed è possibile espandere le funzionalità di Amarok con gli script degli appassionati installabili tramite il gestore integrato.
A sinistra invece viene mostrata la playlist corrente, che può essere popolata secondo diversi criteri configurabili dall'utente.
Il problema più grande, in effetti, non è la completezza delle funzioni, che in Amarok non difettano assolutamente, ma una interfaccia sostanzialmente triste, statica e tendenzialmente poco attenta ai dettagli.
Il software fa il suo sporco lavoro ma credo sia lecito, a questo punto, aspettarsi un salto di qualità.
La barra di atmosfera
Un discorso a parte merita senz'altro questo plug-in di cui si è parlato molto ultimamente e che, in parole povere, valuterebbe il grado emozionale dei brani indicizzati presentandolo attraverso quella specie di interferenza colorata che potete apprezzare nello scatto.Aldilà del fatto che l'utilità pratica è ancora tutta da dimostrare, l'implementazione di questa MoodBar é ancora molto grezza, poco convincente e priva di reali spunti di interesse.
Provalo Subito
Se hai installata Mandriva 2010.0 in versione 64 bit puoi provare direttamente il software recensito scaricando il pacchetto e le sue dipendenze in una cartella della tua home.
Per installarli basterà aprire un terminale nella cartella dove tieni i pacchetti e digitare, come amministratore/root:
rpm -ivh *.rpm
Il software di installazione risolverà aventuali dipendenze.
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