Non so quanti lettori abbiano abboccato al pesce di ieri, comunque spero che almeno leggerlo abbia strappato un sorriso.
L'idea di QuarX (si pronuncia Quarcs) mi girava in testa da un po' e, verosimilmente a quel che ho scritto, nasce ribaltando il port di X11 per Mac, che offre la possibilità di far girare diverse applicazioni che non supportano nativamente Quartz, il server grafico di OS X.
E' una sorta di What if, quel famoso espediente narrativo che permette di raccontare una storia diversa, partendo da premesse alternative al reale corso degli eventi.
Eppure QuarX esiste davvero, gli screenshot che avete visto non sono dei completi tarocchi.
Il binario, di poche centinaia di kilobyte, (lo so, andrebbe ottimizzato...) è regolarmente compilato e fa le uniche cose necessarie: avvia uno splash screen realizzato con Gimp e occupa memoria.
Abbiamo usato Qt creator per scrivere le pochissime righe di codice che facevano proprio al caso nostro, grazie alla classe già bell'e pronta QSplashScreen riportata nello stralcio:
Il resto è un pizzico di fantasia e qualche gioco di parole.
Duben Kala, il fantomatico sviluppatore serbo dietro al progetto, significa più o meno pesce d'aprile estrapolando i due termini da lingue diverse:
Kala vuol dire pesce in finlandese, mentre Duben è aprile in ceco, almeno stando alle traduzioni offerte da Google.
E non poteva mancare il miraggio di Photoshop, sogno, mostruosamente proibito, di ogni esponente del software libero, al pari di Autocad, e secondo - forse - solo al desiderio di una notte con Megan Fox, con (e soprattutto senza) hot pants, come in Transformers.
Infine, a tutti quelli che ieri sono passati di qua, grazie per aver partecipato!
Al prossimo pesce d'aprile. :)
L'idea di QuarX (si pronuncia Quarcs) mi girava in testa da un po' e, verosimilmente a quel che ho scritto, nasce ribaltando il port di X11 per Mac, che offre la possibilità di far girare diverse applicazioni che non supportano nativamente Quartz, il server grafico di OS X.
E' una sorta di What if, quel famoso espediente narrativo che permette di raccontare una storia diversa, partendo da premesse alternative al reale corso degli eventi.
Eppure QuarX esiste davvero, gli screenshot che avete visto non sono dei completi tarocchi.
Il binario, di poche centinaia di kilobyte, (lo so, andrebbe ottimizzato...) è regolarmente compilato e fa le uniche cose necessarie: avvia uno splash screen realizzato con Gimp e occupa memoria.
Abbiamo usato Qt creator per scrivere le pochissime righe di codice che facevano proprio al caso nostro, grazie alla classe già bell'e pronta QSplashScreen riportata nello stralcio:
int main(int argc, char *argv[]) { QApplication app(argc, argv); QPixmap pixmap("`splash.png`"); QSplashScreen *splash = new QSplashScreen(pixmap); splash->show(); // Loading some items splash->showMessage("Loaded modules..."); // Establishing connections splash->showMessage("Established connections"); qApp->processEvents(); return app.exec(); } |
Il resto è un pizzico di fantasia e qualche gioco di parole.
Duben Kala, il fantomatico sviluppatore serbo dietro al progetto, significa più o meno pesce d'aprile estrapolando i due termini da lingue diverse:
Kala vuol dire pesce in finlandese, mentre Duben è aprile in ceco, almeno stando alle traduzioni offerte da Google.
E non poteva mancare il miraggio di Photoshop, sogno, mostruosamente proibito, di ogni esponente del software libero, al pari di Autocad, e secondo - forse - solo al desiderio di una notte con Megan Fox, con (e soprattutto senza) hot pants, come in Transformers.
Infine, a tutti quelli che ieri sono passati di qua, grazie per aver partecipato!
Al prossimo pesce d'aprile. :)
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