E' un bel pezzo che avevo in mente di scrivere qualcosa sulla promozione di aggeggi elettronici e calcolatori assortiti.
Praticamente dall'indomani di quella breve inchiesta che condussi nel mondo del business formato Linux.
Mi resi conto, infatti, scartabellando i siti web di quei (pochi) vendor che provano a fare affari anche col pinguino, che l'impegno promozionale è prossimo allo zero assoluto.
Una situazione desolante che, a sorpresa, non migliora affatto con altri sistemi operativi.
Se diamo un'occhiata ai siti di HP, Acer o Dell, per citare tre importanti protagonisti, possiamo notare che l'attenzione è tutta focalizzata attorno all'hardware, con diverse possibilità di personalizzazione, miriadi di configurazioni possibili, ma molta meno attenzione viene riposta nella promozione del software a corredo (quando c'è) o eventuali servizi accessori che potrebbero interessare un utente medio, che non sia esperto o smanettone.
La differenza con Apple che va, letteralmente, a caccia dei suoi clienti, uno per uno, con campagne aggressive e intere pagine dedicate ad ogni più piccola feature dei suoi prodotti, è evidente.
I siti della concorrenza al confronto, sembrano affollati mercatini carichi di prodotti, elenchi di sigle e caratteristiche tecniche, dal significato spesso oscuro, eccessivamente verbosi, per giunta con testi dai caratteri minuscoli, impaginati approssimativamente, avari di immagini che illustrino fisicamente il prodotto, il sistema operativo, i programmi.
In generale, possiamo dire che i grossi calibri dell'industria tecnologica fanno, spesso, una cattiva pubblicità dei propri stessi prodotti, con messaggi autoreferenziali e spesso sottintesi nella convinzione, forse, che chiunque sia in grado di decifrare correttamente parole come Giga-Hertz, Giga-Byte, Ram, CPU, GPU e compagnia bella.
Ribaltando il vecchio mantra del marketing, i PC sembrano vendersi praticamente da soli, sguazzando in un mondo parallelo fatto di sigle e marchi che sono più o meno sulla bocca di tutti, senza il bisogno di far leva, esplicitamente, su un bisogno reale del consumatore.
Una sorta di inerzia commerciale, per cui ci troviamo ad acquistare un prodotto in luogo delle sue caratteristiche tecniche, piuttosto che per quello che potenzialmente ci permetterebbe di fare.
Buona ultima arriva l'iniziativa di Dell che vorrebbe aiutare i propri clienti nella scelta di un computer Windows o Ubuntu, ma fallisce miseramente sia nella forma che nella sostanza.
La pagina dedicata alla questione, come potete apprezzare anche voi, è squallida nel design e assolutamente povera di contenuti rilevanti per il potenziale acquirente che sia indeciso nella scelta di un sistema operativo piuttosto che un altro.
I pochissimi punti riassunti a favore dei due prodotti possiedono una forza di persuasione prossima allo zero e non spostano di una virgola le, eventuali, convinzioni (o incertezze) di un curioso che volesse acquistare qualcosa di alternativo al conosciutissimo Windows.
Non solo, in una pagina che dovrebbe esprimere un parere equilibrato fra le due offerte campeggia in alto, sibillino, che: Dell recommends Windows 7.
Vien voglia di domandarsi il perchè.
A voi no?
Praticamente dall'indomani di quella breve inchiesta che condussi nel mondo del business formato Linux.
Mi resi conto, infatti, scartabellando i siti web di quei (pochi) vendor che provano a fare affari anche col pinguino, che l'impegno promozionale è prossimo allo zero assoluto.
Una situazione desolante che, a sorpresa, non migliora affatto con altri sistemi operativi.
Se diamo un'occhiata ai siti di HP, Acer o Dell, per citare tre importanti protagonisti, possiamo notare che l'attenzione è tutta focalizzata attorno all'hardware, con diverse possibilità di personalizzazione, miriadi di configurazioni possibili, ma molta meno attenzione viene riposta nella promozione del software a corredo (quando c'è) o eventuali servizi accessori che potrebbero interessare un utente medio, che non sia esperto o smanettone.
La differenza con Apple che va, letteralmente, a caccia dei suoi clienti, uno per uno, con campagne aggressive e intere pagine dedicate ad ogni più piccola feature dei suoi prodotti, è evidente.
I siti della concorrenza al confronto, sembrano affollati mercatini carichi di prodotti, elenchi di sigle e caratteristiche tecniche, dal significato spesso oscuro, eccessivamente verbosi, per giunta con testi dai caratteri minuscoli, impaginati approssimativamente, avari di immagini che illustrino fisicamente il prodotto, il sistema operativo, i programmi.
In generale, possiamo dire che i grossi calibri dell'industria tecnologica fanno, spesso, una cattiva pubblicità dei propri stessi prodotti, con messaggi autoreferenziali e spesso sottintesi nella convinzione, forse, che chiunque sia in grado di decifrare correttamente parole come Giga-Hertz, Giga-Byte, Ram, CPU, GPU e compagnia bella.
Ribaltando il vecchio mantra del marketing, i PC sembrano vendersi praticamente da soli, sguazzando in un mondo parallelo fatto di sigle e marchi che sono più o meno sulla bocca di tutti, senza il bisogno di far leva, esplicitamente, su un bisogno reale del consumatore.
Una sorta di inerzia commerciale, per cui ci troviamo ad acquistare un prodotto in luogo delle sue caratteristiche tecniche, piuttosto che per quello che potenzialmente ci permetterebbe di fare.
Buona ultima arriva l'iniziativa di Dell che vorrebbe aiutare i propri clienti nella scelta di un computer Windows o Ubuntu, ma fallisce miseramente sia nella forma che nella sostanza.
La pagina dedicata alla questione, come potete apprezzare anche voi, è squallida nel design e assolutamente povera di contenuti rilevanti per il potenziale acquirente che sia indeciso nella scelta di un sistema operativo piuttosto che un altro.
I pochissimi punti riassunti a favore dei due prodotti possiedono una forza di persuasione prossima allo zero e non spostano di una virgola le, eventuali, convinzioni (o incertezze) di un curioso che volesse acquistare qualcosa di alternativo al conosciutissimo Windows.
Non solo, in una pagina che dovrebbe esprimere un parere equilibrato fra le due offerte campeggia in alto, sibillino, che: Dell recommends Windows 7.
Vien voglia di domandarsi il perchè.
A voi no?
bella analisi, hai ragione, quella pagina di presentazione dei sistemi operativi di Dell è pessima sotto tutti i punti di vista... il confronto con quella del MacBook è imbarazzante
RispondiEliminaOttimo articolo, il 23 di luglio 2010 ho usufruito della chat diretta sul sito Dell Italia per porre una semplice domanda:
RispondiEliminaSalve, vi chiedo come posso acquistare i vostri pc desktop con il sistema operativo Linux (Ubuntu) e non con windows?
La domanda l'ho posta perche' dal sito Italiano si puo' configurare quasi tutto il pc ma non si puo' togliere il sistema operativo windows.
La risposta e' stata gentile ed e' la seguente:
Non abbiamo il diritto di vendere un PC senza SO. Per UBUNTU deve rivolgersi ai professionisti al numero 02 696 821 35.
Lunedì provo a sentirli per sapere cosa mi dicono.
Ciao
Stefy
@Anonimo1
RispondiEliminaPurtroppo la mancanza di una promozione adeguata, come ho scritto anche nel post, si estende anche a prodotti già conosciuti.
Direi che Windows è avvantaggiato più dall'enorme diffusione di cui gode che per campagne pubblicitarie particolarmente riuscite.
Il vero motore della diffusione dei computer negli ultimi anni è la rete, i suoi servizi ed in particolare l'esplosione dei social network.
@Anonimo2(Stefy)
Sarebbe interessante se tornassi a postare, qui, quel che ti diranno in Dell.
Ciao e buona domenica :)
Salve a tutti, mi scuso ieri non ci sono riuscito a chiamarli, oggi ho provato ora ma sono presenti fino alle 18 quindi riprovo domani se il lavoro mi fa' rientrare a casa in tempo.
RispondiEliminaPosto qui una notizia di oggi sempre sulla Dell e Ubuntu lascio a voi la lettura.
spero che il link si possa cliccare, altrimenti lo copiate lo inserite sul vostro browser
http://www.trackback.it/articolo/dell-elimina-pc-con-linux-ubuntu-dal-sito-internet/23729/
Ciao
Stefy
@Stefy
RispondiEliminaPeccato. Nonostante le chiacchiere non credo sia mai esistita una vera e propria strategia commerciale fra Dell e Canonical.
I clienti, del resto, non possono certo comprare qualcosa di cui non sanno nulla.
Chiamato oggi alle 13, la signora che mi ha risposto e' stata gentile, ma non poteva aiutarmi, mi ha chiesto di lasciare il mio numero di tel di casa che mi avrebbero richiamato in giornata con il responsabile che avrebbe avuto le risposte alla mia domanda.
RispondiEliminaSono le 20,35 e non hanno richiamato.
Non dispero capisco che le domande sono complesse ;-) e devono darmi una risposta come vuole in linea con la loro politica aziendale ma non dispero.
Lascio un altro link di oggi che la Dell dichiara che venderà Linux sui canali ufficiali, sembra che le lamentele dal mondo OpenSource abbia scosso il colosso.
il link
http://punto-informatico.it/2957505/PI/News/dell-saluta-linux-dell-rilancia-linux.aspx
Ciao a domani spero con la risposta.
Stefy
Ciao a tutti sto ancora spettando la telefonata dalla Dell, non hanno chiamato e non hanno lasciato nessun messaggio in segreteria, rinuncio, se e' questa la loro politica facciano pure io ci metto una croce sopra.
RispondiEliminaLascio un link dove la Dell amplia l'offerta dei pc con Linux
http://www.tuxjournal.net/?p=14707
Un saluto a tutti
Stefy