Il rilascio della versione 4.0 di .NET Micro Framework porta in dote l'adozione della licenza Apache 2.0, compatibile anche con quanto previsto nella GPLv.3.
In soldoni, il framework, che oggi equipaggerebbe qualcosa come 1,5 milioni di dispositivi embedded: navigatori satellitari, computer di bordo per automobili, distributori automatici, robot, set-top box e diversi altri aggeggi, diventa open source.
In soldoni, il framework, che oggi equipaggerebbe qualcosa come 1,5 milioni di dispositivi embedded: navigatori satellitari, computer di bordo per automobili, distributori automatici, robot, set-top box e diversi altri aggeggi, diventa open source.
Se non completamente, almeno in larga parte.
Restano fuori dalla licenza, infatti lo stack TCP/IP e le librerie Crypto, per vincoli di licenza non imputabili a Microsoft stessa, ma ad accordi presi precedentemente con terze parti.
Pur liberando la tecnologia, Redmond non nasconde la volontà di tutelare il suo prodotto da fork che possano minarne compatibilità e commerciabilità e lancia il suo specifico Community Development Model che mira ad allestire un sito di riferimento in cui esporre precise linee guida di sviluppo e raccogliere i contributi della comunità, con un pool di ingegneri che dovrà valutarle anche in base all'aderenza con i progetti dell'azienda.
E' assai probabile che questa apertura rientri in una precisa strategia di sviluppo tesa al contenimento dei costi (sembra previsto il licenziamento di 3000 dipendenti) e della crescente concorrenza nel mercato embedded, che dimostra di apprezzare, in modo sempre più convinto, la duttilità delle soluzioni open source.
.NET Micro Framework 4.0 introduce, fra l'altro, un primo supporto ai dispositivi multitouch e arricchisce le proprie librerie grafiche per lo sviluppo di widget e controlli più sofisticati, puntando, presumibilmente, a ritagliarsi uno spazio anche nei moderni smartphone, preparandosi ad affiancare (forse) Windows Mobile che continua a perdere quote di mercato.
fonte: .net micro framework team blog, punto informatico
Restano fuori dalla licenza, infatti lo stack TCP/IP e le librerie Crypto, per vincoli di licenza non imputabili a Microsoft stessa, ma ad accordi presi precedentemente con terze parti.
Pur liberando la tecnologia, Redmond non nasconde la volontà di tutelare il suo prodotto da fork che possano minarne compatibilità e commerciabilità e lancia il suo specifico Community Development Model che mira ad allestire un sito di riferimento in cui esporre precise linee guida di sviluppo e raccogliere i contributi della comunità, con un pool di ingegneri che dovrà valutarle anche in base all'aderenza con i progetti dell'azienda.
E' assai probabile che questa apertura rientri in una precisa strategia di sviluppo tesa al contenimento dei costi (sembra previsto il licenziamento di 3000 dipendenti) e della crescente concorrenza nel mercato embedded, che dimostra di apprezzare, in modo sempre più convinto, la duttilità delle soluzioni open source.
.NET Micro Framework 4.0 introduce, fra l'altro, un primo supporto ai dispositivi multitouch e arricchisce le proprie librerie grafiche per lo sviluppo di widget e controlli più sofisticati, puntando, presumibilmente, a ritagliarsi uno spazio anche nei moderni smartphone, preparandosi ad affiancare (forse) Windows Mobile che continua a perdere quote di mercato.
fonte: .net micro framework team blog, punto informatico
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